(ilmessaggero.it) - ROMA - L'Italia subirà la recessione nel 2012, con un calo del Pil compreso fra l'1,2 e l'1,5% nello scenario più sfavorevole, ma la ripresa del Paese può arrivare solo in caso di un taglio dello spread su livelli più fisiologici, a 300 punti, che consentirebbe un aumento del Pil dello 0,8% già nel 2013, evitando che il prossimo anno si registri invece una crescita zero.
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