
Dichiarazione di Ettore Bonalberti sulle conclusioni del direttivo del Pdl nazionale
Decisioni da non credere, quelle assunte ieri ai vertici del Pdl.
Decisioni prese da persone che probabilmente si sentono onnipotenti, preoccupate solo di salvaguardare se stesse e i loro cooptati.
Se questo è il percorso che l'attuale dirigenza intende proporre al Pdl credo che molti amici considereranno conclusa quest' esperienza.
In un partito in cui non esiste la possibilità per gli iscritti di esprimere le proprie idee, mancando sedi e occasioni per poterlo fare, e concorrere alla scelta della dirigenza sulla base della regola aurea: una testa un voto, a che serve essere iscritto?
Non ci resta che ricomporre le fila oggi frantumate di quanti si ritrovano accomunati dagli stessi ideali popolari e di dimostrare sin dalle prossime elezioni amministrative che ci siamo.
Le scelte indicate dai tre coordinatori e in maniera tragicomica votate all'unanimità, sembrano preannunciare elezioni politiche imminenti. Di qui una proposta che, di fatto, rinvia, come già accade da troppo tempo, i congressi ad una data successiva e, intanto : "quieta non movere" e si lascia ai soliti noti il compito di decidere chi saranno i prossimi candidati, ossia sempre quelli già cooptati.....
Insomma è un triste spettacolo fondato sulla presunzione che gli elettori abbiano infinita pazienza.
Noi non ne abbiamo quasi più e siamo determinati a concorrere nella ricostruzione dell'area cattolica liberal democratica nella sezione italiana del PPE.
Ettore Bonalberti
Presidente di ALEF (Associazione dei Liberi e Forti)
Venezia, 21 ottobre 2010