E’ intensa l’attività dell’area popolare ed ex Democratico
cristiana in questo mese di Luglio. Terminato positivamente a Nusco l’incontro
dei “Popolari” invitati da Ciriaco e Giuseppe De Mita, si è svolto il 3 Luglio
scorso, presso l’Istituto Sturzo a Roma,
il convegno degli amici di “ Politica Insieme”.
La kermesse estiva continuerà con i tre appuntamenti
programmati Venerdì 11 Luglio sempre a Roma: la direzione nazionale della DC,
il convegno degli amici di “ Civiltà dell’amore” e il seminario degli amici del
“ Libero coordinamento intermedio Polis pro Persona” sul tema:” Diritto” o
“condanna” a morire per vite “inutili”? All’indomani, Venerdì 12 Luglio,
annunciata l’avvio della fondazione DC di Gianfranco Rotondi e Rocco
Buttiglione.
Sono queste le iniziative sin qui annunciate, espressione di
un vasto movimento che dalla scomposizione punta alla ricomposizione dell’area cattolico-popolare, così come avevo scritto
nell’editoriale “ scomporre per ricomporre” ( www.alefpopolaritaliani.it), l’11
Giugno scorso.
Se a Nusco, con Ciriaco De Mita è apparsa netta la volontà
di partire dal basso, dalle comunità locali e dal ruolo che gli amministratori
di area popolare possono e debbono svolgere, col proposito di “pensare
globalmente e agire localmente”, secondo la migliore tradizione sturziana e
degasperiana, nell’incontro di Mercoledì 3 Luglio all’Istituto Sturzo, dopo la
relazione introduttiva del prof Stefano Zamagni e le considerazioni
conclusive di Leonardo Becchetti, sono
stati analizzate le ragioni di un ripensamento profondo di carattere
“antropologico” delle categorie interpretative della nuova politica che i
cattolici intendono costruire.
Un incontro, quello di “ Politica Insieme”, che si è
concluso con la volontà di costruire un
“manifesto”, un “appello” come quello
redatto da Sturzo cento anni fa, rivolto non solo ai credenti “, ma
a tutti gli uomini di buona volontà che, nei valori del cristianesimo,
ravvisano le ragioni di un arricchimento straordinario di tutto ciò che è più
autenticamente umano.”. Una conclusione in linea con il tipo di partecipazione
ampia e plurale di varie realtà associative e di movimenti di area cattolica e
popolare, interessati a compiere finalmente un cammino “Insieme” : la magica
parola che, personalmente con alcuni amici, adottammo molti anni or sono per la
nostra associazione e con la quale ci confrontiamo puntualmente nel nostro sito
www.insiemeweb.net
.
L’11 Luglio sarà una giornata campale
di confronto e riflessione politica. Innanzi tutto la riunione della direzione
della DC; di coloro, cioè, che, dalla sentenza della Cassazione n.25999 del
23.12.2010 ( “ la DC non è mai stata
giuridicamente sciolta”), tentano
con molte difficoltà di concorrere alla ricomposizione politico organizzativa
dell’area popolare, nella quale intendono partecipare da democratici cristiani,
avendo consapevolezza che tale ricomposizione potrà avvenire sulla base della
condivisione della volontà di inverare nella città dell’uomo gli orientamenti
della dottrina sociale della Chiesa nell’età della globalizzazione.
La DC è consapevole, infatti, che la
politica è lo strumento con cui i cattolici italiani possono e debbono tradurre
nelle istituzioni l’equilibrio storicamente possibile tra interessi e valori
dei certi medi e delle classi popolari, sulla base di un programma politico che
sappia affrontare le tre questioni fondamentali nell’età della globalizzazione:
la questione antropologica, che attiene ai
valori fondamentali della vita;
la questione ambientale, su cui
si gioca il destino dell’umanità e del pianeta
Terra;
la questione del nostro
stare insieme nell’Unione europea, collegato al tema
della sovranità monetaria e della sovranità popolare da cui dipendono tutte le altre riforme per garantire lavoro, pace e
sicurezza al nostro Paese.
Come si può notare non si tratta di proporre nostalgici e
non riproponibili ritorni al passato, ma di guardare in avanti, oltre lo stadio
meta o pre-politico che caratterizza molte delle trame della fitta rete che si
sta intessendo per la ricomposizione dell’area.
La DC vuol fare i conti con il “qui e ora”, tenendo conto
delle regole elettorali esistenti e dei tempi e delle scadenze urgenti che la
politica italiana impone in questa delicatissima fase di prevalenza di una
pericolosa deriva nazionalista e populista, contro cui la DC intende assumere
una posizione di netta alternativa.
Senza velleità di assumere chissà quale funzione maieutica o
di mosca cocchiera, specie dopo le fallimentari esperienze elettorali vissute
dai timidi tentativi di esposizione degli amici “ Popolari per l’Italia” e del
“ Popolo della Famiglia” nelle recenti elezioni europee, ma con la consapevolezza di voler partecipare
senza presunzioni, con una consolidata esperienza organizzativa e politica
nelle vicende politiche italiane. Temi e programma che saranno affrontati
nell’annunciato XX Congresso nazionale del partito che si terrà entro la fine
dell’anno, a conclusione di una campagna per il tesseramento già avviata e in
corso di svolgimento.
Tutto incentrato sulla questione antropologica, il seminario
degli amici di “Polis Pro Persona”, segnalatoci dall’amico Domenico Menorello,
sul tema dell’eutanasia. Gli amici di “Civiltà dell’amore”, Antonino Giannone e
Giuseppe Rotunno, infine, invitando tutti gli esponenti dei partiti e dei movimenti
deìl’area cattolica e popolare italiana, intendono anch’essi concludere il loro
convegno con un manifesto-appello per l’unità politica dei cattolici. Anche
dall’incontro del 12 Luglio annunciato da Rotondi e Buttiglione ci auguriamo
giungano fatti e propositi positivi unitari, capaci di superare tutte le
divisioni e le opportunistiche utilità usucapite, non sempre legittimamente,
sulle spoglie della storica Democrazia Cristiana.
E’ tempo di dimenticare il passato doloroso della diaspora e
di porci tutti in atteggiamento di ascolto e di sereno confronto, con noi più
anziani, ormai impegnati nel tragitto dell’ultimo miglio della vita, generosamente
disponibili a offrire preziosi consigli alle nuove generazioni, almeno a quelle
che intendono salvaguardare e attuare, con i principi della carta
costituzionale, le indicazioni della dottrina sociale cristiana, unica vera e
autentica alternativa alle degenerazioni del dominio dei poteri finanziari
nell’età della globalizzazione.
Ettore Bonalberti
Presidente ALEF (www.alefpopolaritaliani.it
)
Direzione nazionale DC
Venezia, 5 Luglio 2019